Questo gruppo sacro rappresenta un episodio narrato nel vangelo.
Gesù, si trova nel pretorio, è stato appena flagellato, ed i soldati
decidono per schernirlo di incoronarlo "Re dei Giudei".
Lo fanno sedere, lo coprono con un mantello rosso, gli mettono al
capo una corona fatta di rovi intrecciati ed in mano un ramo per
simulare uno scettro.
Questa crudele scena contribuisce a far conoscere il mistere anche
con il nome "L' Ingiuria".

In particolare il gruppo è costituito da quattro
personaggi.
Il primo è ovviamente Gesù, seduto su di un "cantone", volto sofferente, le
mani legate con una catena e sul capo la corona di spine
realizzata in argento così come tutti gli altri ornamenti. Recentemente alla corona è stata aggiunta anche una meravigliosa aureola.
In piedi vi sono i due soldati, uno si rivolge al cristo con in mano un bastone
invece l'
altro gli sta mettendo sul capo la corona di spine.
Entrambi i personaggi indossano una spada ed una bandoliera d' argento e
sugli elmi portano due meravigliosi pennacchi.
Anticamente i due pennacchi erano colorati, ma nel 1987 il Capoconsole
Giuseppe Lantillo, li fece sostituire con due pennacchi d' argento da
lui commissionati.
Oggi i pennacchi colorati vengono messi sui personaggi quando il mistere
si trova
all' interno della chiesa del Purgatorio durante l'anno, per poi essere
cambiati con gli altri la vigilia della processione.
Infine l' ultimo personaggio è il giudeo che, inginocchiato davanti a Gesù, gli
porge ingiurioso un
ramo come se fosse uno scettro.
Anche questo personaggio ha una spada d' argento ed in testa indossa un
copricapo con delle piume ed un diadema.
Particolare da notare è la smorfia sul suo viso.
Il mistere viene da sempre
portato a spalla da un folto gruppo di persone composto da una squadra
di portatori, consoli collaboratori e volontari.
A precederlo vi è la processione
composta da giovani donne, le quali vestite con un mantello
rosso su una tunica bianca, portano con se dei fiori, dei rosari e gli elementi rappresentativi
del ceto ovvero
la corona
di spine e delle forme di pane fatte a mano.
A queste si aggiungono altri giovani in vestito scuro che portano gli antichi stendardi ed il gonfalone
del Ceto.
Ad accompagnare il mistere durante la
processione, vi sono le classiche marce funebri suonate da una banda
musicale.br />
Dal 2000 però il ceto dei Fornai ha rispolverato un antichissima
tradizione, ovvero quella dell' accompagnamento canoro, il quale
viene eseguito da un folto gruppo di voci bianche e di cantori, accompagnati dai soli suoni di una chitarra, di una
fisarmonica e di un tamburo.
I canti si alternano alle marce funebri nell' accompagnamento
del gruppo sia durante i passaggi per le vie cittadine, sia
nei due momenti principali della processione, ovvero la "Nisciuta"
(Uscita) e la "Trasuta (Entrata).